giovedì 17 ottobre 2019

Ferryman - Claire McFall

Eccomi tornata con un’altra recensione dopo giorni di totale assenza. Ma non preoccupatevi, non mi sono dimenticata di voi. Oggi torno con un libro che ultimamente vedo molto in giro tra i lettori, e dalla trama direi che promette piuttosto bene. E parlo proprio di Ferryman di Claire McFall, edito dalla Fazi Editore.

Titolo: Ferryman - Amore eterno
Autrice: Claire McFall
Editore: Fazi Editore
Collana: Lain Ya
Genere: Fantasy
Pagine: 297
Prezzo: € 16,00
Ebook: € 4,49
Link d'acquisto: Qui
Trama: Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: in una galleria il treno ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l'unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c'è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull'erba. L'adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all'altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta.
A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L'iniziale ritrosia di Dylan e l'indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un'attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati infatti al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.

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A CURA DI EMILY

La nostra protagonista Dylan, dopo aver scoperto di non essere l’unica sopravvissuta durante l’incidente in treno ma l’unica a non esserlo (oh mamma, troppi giri di parole), inizia ad intraprendere il suo viaggio verso l’aldilà accompagnata dal suo traghettatore Tristan, un personaggio dai tratti di un giovane ragazzo dell’età di Dylan. Ma durante questa impresa ci saranno tantissimi ostacoli che dovranno superare: tra cui i demoni che tenteranno ogni volta di catturare l’anima di Dylan. E oltretutto anche il sentimento che sta nascendo in quest’ultima.

Ferryman ha una trama davvero molto caratteristica ed è uno dei motivi per cui attira molto il lettore a doverlo leggere. Non si vedono tutti i giorni libri tratti dal mito di Caronte. 
La storia in sé è piena di pathos, soprattutto sulla vita che Tristan conduce come traghettatore. L’ho trovo molto toccante sotto questo punto della storia, di come il protagonista maschile non abbia un'identità propria, ma che viene considerato solo “un navigatore satellitare per le anime”.

“Tentò anche di immaginare come potesse essere non possedere una propria identità. Non sconoscere nemmeno il proprio volto. Non riusciva proprio a figurarselo.”

Mi ha anche affascinata molto il fatto che l'autrice abbia raffigurato il luogo in cui Caronte, nonché Tristan, "traghettava" le anime. Come tutti ben sapranno, il vero traghettatore trasporta le anime sulla riva del fiume dell'Acheronte, mentre sul libro l'autrice ha voluto ambientare l'ultimo luogo che le anime si ricordavano prima di morire. Davvero molto curioso. Mi ha portato ad interessarmi sempre di più sulla "funzione" di questo percorso che le anime dovevano intraprendere, e ho gradito molto questo piccolo ma bel particolare che la Claire ha voluto aggiungere. Ma il percorso non è tutto rosa e fiori, perché quando la notte cala, dei demoni affamati di anime, soprattutto pure, vanno a dare loro la caccia; e semmai venissero prese non potranno più vedere la luce del sole, ma diventeranno demoni affamati di anime. Quindi la strada che Dylan e Tristan non sarà tutta spianata, ma piena di ostacoli da superare. 

Ma dal mio punto di vista, l'unica cosa che rovina la storia è proprio l'atteggiamento piuttosto infantile e debole di Dylan. Dopo che scoprì di essere morta, una situazione oltretutto delicata, non ha minimamente pensato di come possano sentirsi i suoi cari, ma i suoi unici pensieri sono stati i sentimenti che provava per Tristan e se quest'ultimo la ricambiasse, nonostante si conoscano a stento da qualche giorno. E qui è presente anche il cosiddetto "instant love" che non ho pienamente apprezzato, perché il nostro protagonista Tristan, non essendo un essere umano, ma un essere che è stato creato appositamente per accompagnare le anime "dall'altra parte", è praticamente quasi impossibile che possa provare immediatamente qualcosa per Dylan; ma dal mio punto di vista solo in modo graduale, di abituarsi al nuovo sentimento che sta nascendo dentro di lui visto che non l'ha mai provato in vita sua. E questo l'ho trovato abbastanza affrettato, come se l'autrice volesse arrivare subito al sodo per i due giovani. Ma nonostante questa mia piccola disapprovazione dell'instant love, ho trovato un dolore davvero atroce leggere la parte in cui è arrivato il momento per i due giovani di separarsi dopo aver concluso con fatica il percorso. Ma Dylan cosa farà non appena arriverà a destinazione? Ritornerà da Tristan oppure rimarrà dall'altra parte con i suoi cari? E semmai Dylan tornasse da Tristan, cosa succederà durante il ritorno? Il primo libro di una saga davvero promettente, nonostante il primo libro non abbia fatto faville, ma sono curiosa di continuare a leggere le avventure di Dylan e Tristan.

Voto: ⭐⭐⭐.75/5

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